Ritratti E Personaggi Della Cartamoneta Italiana 5000 Lire Antonello Da Messina 1979 - 1983

Il biglietto da lire 5.000 da cui sul fronte emerge un personaggio raffigurato a mezzo busto  pur essendo denominato “Antonello da Messina” in realtà rappresenta un’opera eseguita dal pittore italiano e per la precisione il “Ritratto d’Uomo”, che è un dipinto ad olio su tavola, datato intorno al 1475-76, e conservato alla National Gallery di Londra. L’opera ritrae un uomo sconosciuto ed in base all’abbigliamento, di rango sociale medio-alto. La giubba in pelle lascia intravedere la camicia bianca,mentre sul capo l’uomo ha una berretta rossa di panno. La posa del ritratto è di tre quarti, contrariamente alla tradizione dell’epoca. Lo sguardo acuto e penetrante è rivolto verso l’osservatore  e mostra una personalità viva. Un’analisi ai raggi X ha però evidenziato che gli occhi erano in origine orientati diversamente. Forse all’inizio dell’opera esisteva un parapetto dipinto da cui il personaggio si affacciava , poi eliminato in epoca imprecisata. Infatti la luce con cui è ritratto il personaggio è radente ed illumina l’effigie come se si affacciasse da una nicchia. Inoltre, alcuni hanno anche ipotizzato che l’opera possa essere un autoritratto, ma tale affermazione non ha mai ricevuto conferma.   

Antonello da Messina è stato un pittore siciliano del XV secolo. E’ colui che come è stato detto “dà l’avvio al rinnovamento artistico del Meridione d’Italia”.  Fu il principale pittore siciliano del ‘400 e raggiunse, secondo gli esperti, il difficile equilibrio di fondere la luce ,l’atmosfera e l’attenzione al dettaglio della pittura fiamminga, con la monumentalità e la spazialità razionale della scuola italiana. I suoi ritratti sono celebri per vitalità e profondità psicologica. Soggiornò per un certo periodo anche a Napoli, dove venne a contatto con la pittura spagnola, provenzale e fiamminga. Antonello fu inoltre tra i primi artisti italiani ad usare la tecnica ad olio, che permetteva di stendere il colore in successive velature trasparenti, ottenendo effetti di precisione ,morbidezza e luminosità impossibili con la tempera. Altre celebri opere di Antonello sono “San Girolamo nello studio”, conservata alla National Gallery di Londra e l’ “Annunciata di Palermo” che rappresentano dei traguardi fondamentali nella pittura rinascimentale italiana.

Antonello morì a Messina nel 1479 e nel suo testamento, chiese di essere sepolto in un saio monacale.

 

Guest blogging