Ritratti E Personaggi Della Cartamoneta Italiana 1000 Lire Italia Ornata Di Perle 1947 - 1961

L’elegante volto ritratto a mezzobusto, nel biglietto da lire mille “Italia ornata di perle” su disegno eseguito da Garrasi,  è tratto dal gruppo delle “Tre Grazie” rappresentate nel celebre dipinto la “Primavera” di Sandro Botticelli, capolavoro assoluto dell’artista nonché tra le opere più famose ed importanti del Rinascimento italiano. Su quest’opera dovremo tornare anche in seguito, perché per i suoi valori stilistici, l’opera è stata ripresa e rappresentata anche in un’altra banconota italiana ( il lire centomila “Primavera di Botticelli”) a conferma della eleganza, del pregio e della raffinatezza del soggetto ivi rappresentato.

Ma che cos’è la Primavera….e chi era Sandro Botticelli??

Botticelli è un’artista di vasta fama che nacque ed operò a Firenze tra il XV ed il XVI secolo. Tra le sue celebri opere, da ben cinque secoli è ancora studiata, osservata e rappresentata quella più enigmatica e complessa, conosciuta come la Primavera. Si tratta di un grande dipinto a tempera su tavola databile intorno al 1482 e conservato attualmente nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Il suo straordinario fascino che tuttora esercita sul pubblico è legato anche all’aura di mistero che circonda l’opera, il cui significato più profondo, come è stato detto “…non è stato ancora svelato!!”.Il titolo col quale il dipinto è universalmente conosciuto deriva da una annotazione del Vasari (artista e storico dell’arte), il quale scrisse sul suo taccuino “…Venere che le Grazie fioriscono, dinotando Primavera”. L’opera è ambientata in un boschetto di aranci e va letta da sinistra verso destra. Zefiro, vento di primavera che piega gli alberi, rapisce per amore la ninfa Clori mettendola incinta. Da questo atto ella rinasce trasformata in Flora, la personificazione della Primavera, rappresentata come una donna dallo splendido abito fiorito. Al centro del dipinto campeggia Venere, dea dell’amore. Sopra di lei vola il figlio Cupido,mentre a sinistra si trovano le sue tradizionali compagne, vestite di veli leggerissimi, le Tre Grazie,occupate in una armoniosa danza . Chiude il dipinto il dio Mercurio, coi tipici calzari alati, che col caduceo scaccia le nubi,per preservare una eterna primavera.

Andando nello specifico, le tre Grazie, rappresentano tradizionalmente la Liberalità dell’amore terreno. Riprendendo un celebre filosofo del Rinascimento, Marsilio Ficino, autore del “de amore”, esse possono rappresentare i tre aspetti dell’amore: da sinistra la “Voluttà”, dalla capigliatura ribelle,poi al centro la “Castità”, dallo sguardo malinconico e dall’atteggiamento introverso e poi a destra la “Bellezza”, con al collo una collana che sostiene un elegante e prezioso pendente e dal velo sottile che copre i capelli, verso il quale sembra stare per scoccare….la freccia di Cupido!

Pertanto, sulla base di questa articolata ricostruzione dell’opera è possibile ragionevolmente affermare che il volto rappresentato nel biglietto sia identificabile con la Grazia di destra del dipinto, ovvero la Bellezza, ancora inconsapevole, proprio nell’attimo in cui Cupido è intento a fare di lei il bersaglio dell’amore…..uno dei momenti artisticamente più affascinanti e densi di significato della intera storia dell’arte.

Ci sia solo consentito aggiungere che il Botticelli, dopo aver consegnato all’umanità capolavori assoluti dell’arte mondiale,  trascorse gli ultimi anni di vita isolato, inattivo ed in povertà, morendo il 17 maggio del 1510. E’ dunque vero il detto secondo il quale, l’artista è ricco solo di se stesso!!.

 

Contatore web