Ritratti E Personaggi Della Cartamoneta Italiana 1000 Lire Montessori 1990 - 1998

 

L’immagine ritratta sul fronte di questo biglietto, ideata e disegnata da Giovanni Pino, è quella di un personaggio emblematico della cultura, che ha lasciato tracce indelebili nella pedagogia italiana: si tratta di Maria Montessori. In un’epoca in cui la funzione e il destino della maggior parte delle donne era di essere un “angelo del focolare”, questa donna, intelligente e determinata riesce a  piegare l’ottusità della famiglia ottenendo di potersi iscrivere alla facoltà di medicina e chirurgia,dove si laurea nel 1896 con una tesi in psichiatria, divenendo la prima dottoressa d’Italia!! Ma il percorso per lei sarà ancora duro e difficile. In un ambiente dominato dal maschilismo, il suo arrivo nella comunità scientifica le costò umiliazioni e minacce, al punto tale che la Montessori deciderà di non sposarsi. Ma questa scelta le lasciò maggior tempo per dare corso alla sua straordinaria carriera,che la vedono alle prese con bambini disabili di cui si prende amorevolmente cura. Intorno al 1900 inizia un lavoro di ricerca presso il manicomio romano di S.Maria della Pietà dove, tra gli adulti malati di mente si trovano bambini con difficoltà o con turbe del comportamento, i quali, secondo la concezione restrittiva dell’epoca,sono rinchiusi e trattati alla pari degli altri malati mentali adulti e in stato di grave abbandono affettivo. E fu in tale contesto, che, dopo numerose osservazioni e prove sul campo,la Montessori arriva ad elaborare un nuovo ed innovativo metodo di istruzione per i bambini disabili. Uno dei principi basilari di questo metodo  (che segnerà una tappa fondamentale del pensiero pedagogico),  è che i bambini hanno fasi di crescita differenziate, all’interno delle quali sono più o meno propensi ad imparare alcune cose per trascurare delle altre ( cd. teoria dell’apprendimento differenziato). Da qui ne scaturisce una differenziazione dei piani di studio e di apprendimento che vengono “tarati” sulle reali possibilità del bambino. In questa nuova ottica educativa anche il concetto di memorizzazione è rivisto:non più meccanico processo di apprendimento cerebrale e nozionistico, bensì modalità personale e composita mediante la quale la personalità e le inclinazioni del bambino si confrontano col mondo della conoscenza.

I risultati di questo nuovo metodo sono talmente sorprendenti che addirittura, in una prova controllata da esperti, i bambini disabili ottengono un punteggio più alto di quelli considerati normali!!!  

La risposta della Montessori era che “i tradizionali metodi pedagogici erano irrazionali perché reprimevano sostanzialmente le potenzialità del bambino invece di aiutarle a farle emergere ed in seguito sviluppare” Secondo la eminente educatrice l’educazione dei sensi deve essere il momento preparatorio per lo sviluppo dell’intelligenza ed è fondamentale per il bambino il concetto di autocorrezione dell’errore, senza che la maestra o la direttrice debba intervenire per correggere.

Maria Montessori pubblicherà i suoi principi in un celebre testo “ il metodo della pedagogia scientifica” che edito nel1909, da allora, avrà rinomanza mondiale.

Inoltre, la Montessori visse e viaggiò in diverse parti d’Europa: in Olanda per esempio, trovò un sistema ospitale perché lo Stato finanzia ogni tipo di scuola di iniziativa privata, rispettandone la fisionomia e i criteri di insegnamento ( in Italia non è proprio così, perché i finanziamenti statali alle scuole private e cattoliche sono elargiti sulla base di scelte ideologiche con insegnanti graditi al ministero ). Ed infatti in Olanda nel 1930 era già sorte oltre 200 scuole Montessori.

La grande pedagogista muore nel 1952 a Noordwijk in Olanda, ma la sua opera continua a vivere  con le centinaia di scuole istituite a suo nome in tutte le parti del globo. Sulla sua tomba vi è un epitaffio che recita “io prego i cari bambini che possono tutto, di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondo”.

 

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