Ritratti E Personaggi Della Cartamoneta Italiana 2000 Lire Galileo Galilei 1973 - 1983

 

Il celebre ritratto raffigurato sul fronte di questo biglietto, tratto da un dipinto eseguito da Julius Sustermans, artista di corte presso i Medici di Firenze, ed esposto presso la Galleria degli Uffizi di Firenze, ritrae un personaggio non a torto definito “gigantesco”. Stiamo parlando di Galileo Galilei, colui che ha fondato un nuovo modo di fare scienza, non più basato sulla mera osservazione passiva della natura, tipico degli antichi (metodo deduttivo), ma con una osservazione basata sulla utilizzazione degli strumenti scientifici, del calcolo e del confronto ( metodo induttivo).

Nato a Pisa, da genitori della media borghesia, per volere del padre si iscrive alla facoltà di medicina,ma ben presto lascerà tale settore per dedicarsi con passione e vivo interesse allo studio della meccanica, della matematica e delle osservazioni fisiche. Già formula i primi teoremi di geometria e di meccanica, e poi mediante lo studio delle macchine e di Archimede scopre la celebre “bilancia idrostatica” per determinare il peso specifico dei corpi. A lui si deve inoltre la “legge del pendolo” (secondo la quale il tempo delle oscillazioni è costantemente uguale, qualunque sia la loro ampiezza).

 Nel 1589 ottiene la cattedra di matematica all’Università di Pisa, ma già nel 1593 viene chiamato dall’Università di Padova,che gli offre la prestigiosa cattedra di matematica, geometria e astronomia.  Ed è in questo periodo che inizia ad approfondire i moti planetari con un nuovo strumento nato in Olanda: il cannocchiale. Nel 1609 egli pubblicava la sua “Nuova astronomia” in cui enunciava le prime due leggi del moto planetario. Ma qualcosa di strabiliante si profilava all’orizzonte: a seguito di accurate osservazioni compiute con il cannocchiale, strumento che egli perfeziona e che utilizza in modo scientifico, giunge alla conclusione che quelle piccole “stelle luminose” accanto a Giove sono in realtà satelliti planetari, che egli battezzerà “Astri Medicei” in onore di Cosimo II de’ Medici, Gran Duca di Toscana. La scoperta e la dimostrazione che la Terra non fosse il centro del moto dell’Universo,ma solo un pianeta errante come tanti, comincia a minare alla base la vecchia teoria tolemaica del cosmo, così confermando la nuova ed eversiva teoria copernicana. Si riteneva che le teorie astronomiche di Galilei fossero in contrasto con la Bibbia ( allora ritenuto un testo non solo teologico ma anche scientifico e ciò faceva della chiesa un centro di potere immenso). A seguito di ciò, Galileo riceve una prima ammonizione da parte del cardinale Ballarmino. Ma questo all’autorità ecclesiastica non bastava: occorreva piegare l’uomo e lo scienziato, occorreva dare un esempio all’Europa circa le conseguenze in cui incorre chi si pone contro di essa ed i suoi principi,anche se sono scientificamente inesatti ed infondati. Da allora in poi,inizierà un periodo oscuro e triste per il grande scienziato: l’inquisizione ecclesiastica bolla come “eretico” l’impianto cosmologico di galileo e i suoi libri vengono messi all’Indice ( cioè ne viene proibita la lettura e la detenzione).

Ma ciò non intimidisce il grande scienziato, il quale pubblica il “Dialogo sopra i due Massimi Sistemi del Mondo” in cui dimostra matematicamente la superiorità del sistema copernicano su quello tolemaico appoggiato dalla chiesa. A questo punto Papa Urbano VIII fa istruire dall’inquisizione un processo contro Galileo. Lo scienziato, ormai malato ed anziano, viene chiamato a Roma ed ivi processato, umiliato, imprigionato e minacciato di tortura, Galileo viene letteralmente costretto ad abiurare le sue teorie, davanti ad una commissione di cardinali e prelati egli, vestito di un rozzo sacco venne condannato alla prigione a vita:fu in quel momento che si dice abbia pronunciato la celebre frase “Eppur si muove” alludendo al fatto che la Terra non fosse un pianeta fisso ed immobile al centro del cosmo ma che fosse il sole la stella al centro del sistema attorno a cui ruotano i pianeti.

In seguito la pena venne commutata negli arresti a vita presso la sua abitazione di Arcetri,vicino Firenze, carcere ed esilio fino alla morte,dove egli visse circondato dai suoi allievi nella più totale cecità!!

Questo colossale scienziato, questo ingegno che ancora oggi ci invidia l’Europa ed il mondo, fu costretto alla privazione della libertà, all’abiura, alla mortificazione, solo perché secondo alcuni uomini di chiesa le sue nuove teorie scientifiche non erano in consonanza con qualche passo biblico da loro interpretato in modo letterale.

Ben 350 anni dopo la sua morte, nel 1992, la Chiesa, nella persona di Papa Giovanni Paolo II, ha riconosciuto formalmente la grandezza di Galileo Galiei, “riabilitandolo” (….. da cosa poi??) e assolvendolo dall’accusa di eresia.

 

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