Ritratti E Personaggi Della Cartamoneta Italiana 10000 Lire Michelangelo Buonarroti 1962 - 1973

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Chi durante gli anni della giovinezza o della maturità ha avuto il piacere di maneggiare questo biglietto, dai colori sgargianti e dalla maestosità rinascimentale, avrà osservato forse con minore attenzione il soggetto rappresentato sul fronte dello stesso, (liberamente ripreso da un autoritratto ), trascurando che si trattasse di un genio della scultura e della pittura: Michelangelo Buonarroti. Nato in un piccolo paese della Toscana, viene portato ancora in fasce a Firenze. Qui, dopo iniziali studi umanistici, dimostra invece di avere inclinazione per il disegno,passando così a bottega ( come un tempo si diceva) dal Ghirlandaio, già celebrato maestro fiorentino, il quale rimane stupefatto dai lavori del giovane tredicenne.

  In possesso di una forte personalità e di una ferrea volontà, dopo appena un anno di apprendistato Michelangelo, desideroso di apprendere anche la scultura, si trasferisce nel Giardino di San Marco, una libera scuola di scultura istituita da Lorenzo de’Medici detto il Magnifico. Notato da costui, viene accolto nel suo palazzo,dove a contatto con i grandi pensatori ed umanisti del tempo ha modo di  arricchire anche la sua cultura e di scolpire le sue prime opere. Dopo un ritorno a Firenze, si dirige poi a Roma ove scolpisce la celebre “Pietà” vaticana, un vertice assoluto nella storia dell’arte umana.

Poi, di nuovo a Firenze esegue una serie di famosissimi capolavori: dal “Tondo Doni” al “David” di marmo, che rappresenta l’apice dell’ideale rinascimentale dell’uomo libero ed artefice del proprio destino.

In seguito, firma il contratto per la decorazione del soffitto della Cappella Sistina alla quale attende per ben 4 anni: un altro capolavoro rinascimentale che trasforma in immagini il libro della Genesi. Tra gli affreschi raffigurati vi è quello della creazione di Adamo, in cui la mano di Dio e la mano dell’uomo si sfiorano senza toccarsi ( …”e Dio creò l’uomo a propria immagine e somiglianza”)

Seguiranno altre magnifiche opere come il “Giudizio Finale” sempre nella Cappella Sistina, la sistemazione del Campidoglio ( di cui si fornisce una istruttiva immagine sul verso del biglietto), e poi i lavori per San Pietro che occuperanno diversi anni della sua densa esistenza.

Acclamato già dai contemporanei come “il più grande artista di tutti i tempi” influì su tutta l’arte coeva e successiva. Onorato da papi, imperatori, principi e poeti, Michelangelo si spense senza aver terminato la sua ultima opera, la “Pietà Rondanini”  il 18 febbraio 1564 lasciando un testamento immortale all’umanità intera.

 

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