FAQ

Che cos’è l’ “ordinanza Diaz”?

A seguito della liberazione della Venezia Giulia e della Venezia Tridentina come conseguenza alle operazioni di guerra coordinate dal Capo di stato Maggiore dell’esercito Armando Diaz, ed in mancanza di un tempestivo provvedimento legislativo che decretasse la validità del corso legale della lira italiana sui territori interessati, il Generale Diaz, emanò un’ordinanza militare con la quale veniva stabilito l’utilizzo di alcune serie specifiche dei biglietti di stato del taglio da 1, 2, 5 e 10 lire, che in questo modo assumevano la statuto di cartamoneta di occupazione. Nel contempo si stabiliva anche il rapporto di conversione tra corone austriache (unità monetaria presente sul territorio in oggetto) e lire italiane, inizialmente posto in 40 centesimi per ogni corona ( ed in seguito con R.D. 27.11.1919 in 60 centesimi per ogni corona). Gli esemplari interessati dall’ordinanza Diaz sono numismaticamente molto rari e difficilmente reperibili nelle alte conservazioni.    

Che cosa si intende per “assegno a taglio fisso” ?

Per assegno a taglio fisso si intende un titolo di credito a taglio fisso, (scritto o sovrastampato), che circolava come titolo al portatore ( per effetto di girata in bianco) utilizzato come emissione di emergenza nei territori interessati dalle operazioni belliche durante il secondo conflitto mondiale, a causa della carenza di circolante. 

Che cos’è un “errore di stampa”?

L’emissione di biglietti in elevato quantitativo ha dato origine da sempre a processi di imperfezione nella produzione, che hanno poi riscosso un certo interesse seppure “di nicchia” nel mercato collezionistico. Gli errori che più di frequente si registrano  nelle emissioni sono rappresentati dalla stampa incompleta, dal disallineamento del piano di stampa, dalla stampa al negativo ( cd. decalco), dalla stampa con grinze, dalla assenza della numerazione o del contrassegno di stato, dalla filigrana capovolta, dal taglio asimmetrico, dai numeri di serie spostati, etc.

Che cosa si intende per “fori di spillo”?

– La presenza di fori di spillo caratterizza storicamente le antiche emissioni, biglietti delle antiche banche e del Regno d’Italia, alcuni dei quali venivano sovente acclusi dalla prassi notarile e commerciale a fronte o a tergo di rogiti o contratti, mediante spillatura meccanica o manuale. Ciò ha determinato, col tempo, la presenza di caratteristici fori, visibili sul piano di stampa, sia in chiaro che in controluce che, lungi dal costituire un elemento di deturpazione del biglietto, (eccetto casi particolari), ne caratterizzano la funzione economica svolta ed il valore storico racchiuso.

 

Che cos’è la lira italiana?

Per lira italiana si intende l’unità monetaria adottata nel Regno d’Italia, con la legge n.788 del 24 agosto 1862 che rende propria la “nuova lira” del Piemonte, già adottata il 6 agosto 1816 dal Re Vittorio Emanuele I di Savoia. ( per ulteriori approfondimenti sulla storia della lira italiana si rinvia alla specifica trattazione nel sito)

Che cosa sono le “fibrille”?

– A partire dalla fine degli anni sessanta le officine della Banca d’Italia, iniziano ad introdurre, nella composizione della carta filigranata di alcune banconote delle fibrille fluorescenti (microstrutture messe in evidenza da un particolare dispositivo ottico noto come lampada di  Wood). Le tipologie interessate da tale “esperimento monetale” sono il 100 mila “Manzoni”, il 50 mila “Leonardo”, il 500 lire “Aretusa” ed il mille lire “Verdi II tipo”. Intorno alla esatta identificazione delle serie interessate da tale caratterizzazione, non vi sono al momento ancora dati certi, e ciò anche a causa di alcune discrepanze tra i dati comunicati dalla banca d’Italia e alcuni esemplari analizzati dagli studiosi e dai collezionisti più attenti ( per chi volesse approfondire l’argomento si rinvia anche all’articolo di Riccardo Rossi pubblicato nella Home Page, che si occupa dell’argomento)

Che cos’è una “variante di carta”?

Per variante di carta si intende una variante nell’emissione di un biglietto,originata dalla utilizzazione , per parte della tiratura, di una carta differente da quella impiegata per il resto dell’emissione. Ad esempio nel caso del lire 500 “Aretusa” con carta senza fibrille, del lire 5000 lire “Cristoforo Colombo” primo tipo, realizzato su carta bianca, oppure il mille lire “Giuseppe Verdi” secondo tipo, realizzato su carta ocra. 

Che cosa si intende per AM lire?

L’espressione AM lire, rappresenta l’acronimo dell’espressione “Allied Military Currency” ovvero, la monetazione introdotta dagli americani nel 1943 durante il loro regime di occupazione della penisola italiana durante la seconda guerra mondiale e circolata in Italia fino al 1950, durante un periodo (bellico e post bellico) di “promiscuità monetaria” caratterizzato dalla contemporanea circolazione di cartamoneta di occupazione, titoli provvisori, assegni a taglio fisso e banconote.

Che cos’è il “diritto” di un biglietto?

Per diritto o fronte di un biglietto, in genere si intende il lato del biglietto caratterizzato dalla presenza della intestazione dell’ente emittente, dell’identificativo del biglietto ( numero di serie e numero progressivo), del valore facciale espresso in lettere, nonché delle caratteristiche intrinseche del titolo (pagabile a vista ed al portatore), seguite dalla presenza delle firme di validazione. Tradizionalmente il diritto è il lato del biglietto cui i disegnatori e gli incisori dedicano più attenzione nella decorazione e nella cura estetica e grafica del biglietto.

Che cos’è il “rovescio” di un biglietto?

Per rovescio o retro di un biglietto, si intende quel lato del biglietto caratterizzato da un richiamo delle componenti grafiche ed estetiche del biglietto riprodotto al diritto, nonché dal loro sviluppo ed elaborazione. Tuttavia, tale componente è talvolta accompagnata da elementi di forte originalità che non solo completano il biglietto, ma lo arricchiscono e lo valorizzano, con nuove componenti grafiche, storiche e concettuali talvolta inedite. Per rendersi conto di tale affermazione, basti esaminare il rovescio del biglietto da 50 lire “buoi” disegnato da G. Capranesi…una vera opera d’arte!!   

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